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Guanti touchscreen

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Come funzionano guanti da touchscreen

Guanti Touchscreen

Quando fa freddo una delle sensazioni più sgradevoli è avere le estremità del corpo fredde, come le mani e i piedi. Le mani, in particolare, spesso restano scoperte perché i guanti risultano scomodi o perché si pensa di poter resistere senza di essi. In realtà, le mani si possono raffreddare molto velocemente e il freddo può provocare sensazioni di dolore o veri e propri danni come geloni o piaghe. Per questo motivo, quando il clima comincia a irrigidirsi, è consigliabile avere sempre un bel paio di guanti a portata di mano nella borsa, nella tasca del cappotto o in macchina.

La modernità, con tutti i suoi vantaggi, ha portato però anche degli svantaggi per chi indossa i guanti in inverno: doverli togliere quando si deve usare lo smartphone o qualsiasi altro apparecchio elettronico con touch screen, come tablet, lettori mp3, smartwatch, fitness band ecc. I touch screen, ovvero gli schermi di questi dispositivi, sono realizzati con speciale tecnologia definita capacitiva. Si tratta di un tipo di tecnologia diversa da quella usata per i telefoni classici, definitiva resistiva, per i quali bastava premere con le dita per spingere un pulsante. I touch screen non sentono la pressione ma al contrario funzionano attraverso la conduzione elettrica. Sotto il pannello dello schermo si trova una griglia di sensori su cui si muovono degli elettroni in un flusso costante e il dito dell’usuario, che ha una capacità elettrica, è in grado di interrompere questo flusso premendo sullo schermo per attivare qualsiasi comando. I guanti classici, o qualsiasi tipo di tessuto, non permettono all’elettricità del nostro dito di passare e quindi il touch screen non riconosce il segnale. Per ovviare a questo problema negli ultimi anni sono stati inventati dei guanti touch speciali realizzati in fibra conduttiva che permette la conduzione elettrica. Il tessuto usato per i guanti da touchscreen viene chiamato conductive thread e contiene dei materiali speciali, come la fibra d’argento, che non fanno da barriera alla corrente elettrica del corpo. Poiché si tratta di un tessuto costoso e che comunque non ripara al meglio dal freddo, i guanti da touchscreen spesso hanno solo le punte di due o tre dita (pollice, indice e a vote medio) realizzate con il conductive thread. Per chi non vuole rinunciare alla massima comodità esistono anche modelli con tutte le cinque dita o anche tutto il palmo della mano in tessuto per touchscreen.

Tra le marche che offrono questa tipologia particolare di guanti possiamo trovare la Outdoor Research, la The North Face, la Black Diamond e la Arc’teryx.

Come scegliere i guanti da touchscreen

Come per tutti i tipi di guanti invernali, anche i guanti da touchscreen possono essere di vario tipo e costruiti con vari materiali per soddisfare le esigenze di chi vuole proteggere le mani durante la stagione fredda. Per scegliere il modello di guanti da touchscreen più adatto è quindi necessario controllare i seguenti dettagli:

  • tipologia: poiché le dita sono fondamentali per usare uno schermo touch screen tutti modelli di guanti touch sono a cinque dita ed è molto raro trovare guanti a muffole di questo tipo. I guanti a muffole tendono ad essere più caldi perché quattro dita della mano rimangono vicine e condividono il calore ma questa soluzione sarebbe molto poco pratica per la mobilità necessaria ad usare uno smartphone o un tablet. Tuttavia per i più freddolosi esistono modelli di guanti a cinque dita con dettagli touch e con una speciale fodera rimovibile che li trasforma all’occorrenza in muffole.
  • tessuto: la parti dei guanti che non sono in conductive thread possono essere realizzate con vari materiali. Per garantire la giusta protezione senza ridurre la mobilità delle mani, i tessuti dei guanti tendono ad essere robusti ma anche sottili e a seconda della stagione e del freddo si può scegliere tra materiali naturali, come il cotone, la lana e la pelle, o materiali sintetici, come il nylon e il poliestere. Il cotone è piuttosto fresco e quindi va bene guanti touchscreen per climi non troppo rigidi mentre la lana protegge bene dal freddo più intenso anche se non resiste all’acqua e all’umidità alta. La pelle, se opportunamente trattata, è abbastanza impermeabile ma spesso non è adatta quando nevica o fa molto freddo. Inoltre si tratta di un materiale abbastanza costoso. Se si vogliono quindi dei guanti antifreddo e anti acqua è meglio optare per materiali tecnici sintetici che garantiscono protezione e comodità. Per chi usa i guanti per fare sport invernali, esistono dei modelli con rinforzi nelle parti che si possono usurare più facilmente come i palmi e le nocche delle dita.
  • imbottitura: per proteggere le mani in caso di freddo intenso si possono scegliere guanti da touchscreen con imbottitura, che può essere in piuma o sintetica. La piuma è un ottimo isolante ma non va mai bagnata mentre le fibre sintetiche sono adatte anche sotto la pioggia o in caso di neve.