Dopo essere state bistrattate per decenni, finalmente sono tornate "a testa alta" nei nostri guardaroba: le calzamaglie sono ormai entrate di diritto negli zaini degli appassionati di trekking e nelle borse sportive di tantissimi tipi di atleti. Uomini, donne o bambini che siano.
D'altronde, non poteva essere altrimenti: la loro utilità è innegabile, il comfort offerto non ha prezzo, e anche dal punto di vista della performance sono delle grandissime alleate.
Un tempo la calzamaglia era un accessorio indispensabile con i climi freddi, ma purtroppo anche abbastanza fastidioso: di solito realizzata in lana, stringeva nei punti sbagliati e raramente era piacevole sulla pelle. Anzi, il più delle volte riservava anche un antipatico prurito davvero difficile da gestire.
Ma, grazie alle nuove tecnologie applicate al campo tessile, tutto questo non è che un lontano ricordo.
Le calzamaglie hanno ormai raggiunto dei livelli di qualità degni delle più importanti performance sportive, e sono una parte importante del corredo base-layer di ogni appassionato della vita all'aria aperta.
Non va dimenticato infatti che, con i climi freddi, l'abbigliamento deve essere indossato a strati (il classico metodo "a cipolla", da sempre infallibile):
Il base-layer ha come funzione quella di disperdere il sudore verso l'esterno, ma anche di tenerci al calduccio. Per questi motivi deve essere sempre comodo e traspirante. E, nel caso delle calzamaglie, se è anche a compressione meglio ancora.
Ovviamente si tratta di un capo utile nel periodo invernale, ma già con i primi freddi è bene tenerlo a portata di mano.
In montagna e sulla neve le calzamaglie sono praticamente obbligatorie, ma sono anche molto apprezzate tra i ciclisti di ogni tipo. In particolare i commuter, che escono la mattina presto di casa, iniziano a sentirne il bisogno già all'inizio dell'autunno. E c'è chi già sul finire dell'estate le usa sotto i pantaloncini corti all'alba per poi toglierle una volta arrivato sul posto di lavoro o a scuola: un trucco davvero utile per mantenere al caldo i muscoli di cosce e polpacci.
Ormai i modelli in circolazione sono tantissimi: ci sono calzamaglie per lui e per lei, ma anche per i più piccoli. Inoltre non mancano variazioni di colore per tutti i gusti: questo dettaglio è particolarmente utile nel difficile momento in cui bisogna vestire i bambini per la montagna, i quali, si sa, da sempre sembrano "allergici" alla calzamaglia.
I materiali spaziano dalla lana merinos (calda, traspirante e antiodore) al cachemire fino ai tessuti tecnici a compressione.
La scelta di filati come la lana merinos, che non trattiene gli odori, è indicata in tutti quei casi in cui trovare una doccia non è la missione più semplice del mondo: per esempio in montagna o durante le lunghe escursioni a piedi.
La maggior parte dei modelli sono ad asciugatura rapida e sono quindi indicatissimi anche per i brevi spostamenti, per il cicloturismo e per tutti quei casi in cui il bagaglio deve essere ridotto al minimo indispensabile.
