Magliette in pile

Magliette in pile

Esiste un metodo molto pratico per vestirsi in inverno o durante le attività all'aria aperta: gli italiani l'hanno sempre definito molto comunemente "vestirsi a cipolla", ovvero a strati. Non tutti sanno, però, che dietro questo metodo all'apparenza molto casalingo c'è una vera e propria tecnica, e ogni strato ha un nome differente:

• base layer: è il primissimo strato, quello che poggia direttamente sulla pelle. In questa categoria rientrano tutti i capi di abbigliamento intimo, compresi i calzini.
• top layer: è lo strato più esterno della "cipolla", rappresentato dalle giacche di ogni tipo. Si tratta dei capi che sono a diretto contatto con l'aria e con le intemperie.
• midlayer: ovvero tutto quello che si trova in mezzo tra gli altri due strati. Nel midlayer rientrano maglie, magliette, felpe e maglioni, di ogni tessuto e consistenza.

Magliette in pile: più leggere non si può

Anche felpe, maglie e magliette in pile, quindi, rientrano nella fascia centrale di questo metodo.

Il pile si presta in particolar modo a uno strato di mezzo caldo ma leggero. Paragonate con la lana, infatti, le magliette in pile pesano molto meno a parità di potere scaldante.

Forse non tutti sanno che "pile" è la denominazione data in Italia a un tessuto che in realtà si chiama "Polar Fleece", mentre il nome del materiale brevettato è "Polartec".

Il pile nasce alla fine degli anni '70 come fibra sintetica derivata dal poliestere, al quale si possono anche aggiungere altre fibre per renderlo più o meno voluminoso, soffice o elastico.

Inizialmente veniva utilizzato soprattutto per realizzare capi sportivi, ma gradualmente si è diffuso anche ad altri settori del mercato tessile.

I vantaggi

Le magliette in pile, sopratutto durante i viaggi in montagna, presentano molti vantaggi.

• sono leggere: come già detto, in confronto a un maglione di lana pesano molto meno.
• sono compatte: il volume delle magliette in pile è decisamente inferiore a quello dei maglioni, in generale si può dire che è circa un terzo. Questo aspetto le rende perfette per il bagaglio dei viaggi invernali.
• non si sgualciscono: altro buon motivo per metterle in valigia è il fatto che, al contrario di altri tessuti, le magliette in pile non si stropicciano praticamente mai. Di conseguenza, non si stirano nemmeno.
• sono facili da lavare: felpe e maglie in pile vanno in lavatrice come un qualsiasi capo in cotone, a 30-40 gradi a seconda dell'indicazione sull'etichetta.
• ne esistono moltissimi modelli: con o senza zip, con o senza cappuccio, con o senza tasche, con o senza collo alto...

Per contro, gli svantaggi sono rappresentati dal fatto che le magliette in pile non sono né antivento né antipioggia: sono quindi perfette per il midlayer ma non molto indicate per un top layer. Per questo motivo molte giacche ibride pensate per le attività all'aria aperta sono costituite da uno strato esterno impermeabile e uno strato interno in pile (spesso rimovibile a seconda della temperatura esterna).

Tra i grandi brand che dedicano gran parte del loro catalogo di abbigliamento alle magliette in pile ci sono The North Face, Regatta, Patagonia, Mammut e Columbia.