Addnature e lo sviluppo di nuovi prodotti da ben 20 anni
Testo originale: Robert Svanell & Julia Möller
Sono passati 20 anni dalla fondazione di Addnature e da allora sono successe molte cose. Non da ultimo con i prodotti della nostra gamma. Quali prodotti sono più o meno uguali a quelli dei primi anni '00 e quali si sono evoluti al di là del riconoscimento? Quali tecnologie sono state innovative e quali sono state accantonate? Parliamo con Jesper Danielsson di Houdini e Kolin Powick di Black Diamond sull'evoluzione dei prodotti.
Il marchio svedese Houdini, arrivato in Addnature nel 2007 e ormai per noi una pietra miliare, ha lanciato il suo primo prodotto "circolare", ovvero realizzato secondo il principio di economia circolare, utilizzando fibre riciclate da vecchi tessuti. Dal 2001, l'azienda ha cercato di ridurre notevolmente la propria impronta di carbonio. La ditta basava già la sua filosofia sulla massima esperienza e sul concetto di “impatto zero” con l’obiettivo di raggiungere un’economia circolare per tutti i suoi prodotti. Quest'anno sono “circolari” all'87% e mirano a raggiungere il 100% entro il 2022. Questo, ovviamente, ha influenzato lo sviluppo del prodotto nel corso degli anni. Parte della filosofia Houdini è che un capo non deve essere solo durevole ma anche senza tempo, dovrebbe quindi rimanere alla moda anche se le tendenze vanno e vengono. Adoriamo come diversi dei prodotti Houdini presentino ancora lo stesso aspetto di 20 anni fa.
Jesper Danielsson, responsabile del design e dei prodotti presso Houdini, ritiene che i progressi tecnologici siano stati essenziali per lo sviluppo dei prodotti:
- La tecnologia ci ha aiutati a realizzare capi silenziosi, flessibili e comodi che sono più resistenti e durano più a lungo. Oggi i nostri prodotti soddisfano i requisiti di durata con la metà del peso di 20 anni fa. Questo sviluppo tecnico ci aiuta a tornare alle nostre radici e creare capi che offrono di più, durano più a lungo e hanno un impatto ambientale minimo. Un perfetto esempio di ciò è il nostro concetto "Made to move": riciclaggio più semplice, migliore qualità dei movimenti, indumenti più morbidi, maggiore durata e meno punti deboli. Una vincita su tutti i fronti!
Negli ultimi anni, il tasso dei consumi è aumentato drasticamente e Houdini vorrebbe rallentare questo processo. In generale, la durata media di un indumento arriva a volte ad essere inferiore a dieci utilizzi, mentre l'ormai iconico Power Houdi del marchio Houdini può essere indossato in media per oltre milleduecento volte! Il Power Houdi è quindi un buon esempio di un prodotto che non è cambiato affatto, ma continua ad essere rilevante, nonostante sia stato nella gamma dell'azienda da molti anni. Da quando è stato lanciato nel 2003, vari aspetti si sono evoluti: i polsini e i fori per i pollici sono stati ridisegnati per un maggiore comfort, l'orlo è più lungo di qualche centimetro e il capo è prodotto più vicino al consumatore per ridurre l'impronta di carbonio. Per il resto, è identico al primo Power Houdi realizzato dalla ditta, ed è quindi la perfetta manifestazione del motto della Houdini: l'obiettivo non è di essere l'ultima novità, ma piuttosto di non invecchiare mai.
Il risultato finale fornisce più creatività, più opzioni e una maggiore efficienza.
- Dal punto di vista materiale, sono successe molte cose e Jesper ci racconta uno sviluppo particolarmente significativo:
Gli indumenti Shell sono progettati per la comodità dell'utente, ma dovrebbero anche essere gentili con il pianeta. C'è una crescente consapevolezza che non possiamo più realizzare i nostri indumenti da "spazzatura" o sostanze chimiche che non fanno bene né a noi come individui né al pianeta. Gli sviluppi tecnici con la lana ci hanno permesso di creare indumenti shell che offrono grandi prestazioni senza danneggiare l'ambiente. Pertanto, la necessità di fluorocarburi nelle membrane e nelle finiture DWR è scomparsa. Usare la lana per gli strati di base è un dato di fatto, ma il materiale è stato recentemente reinventato per gli strati esterni.- Gli stessi sviluppi specifici dei materiali riguardano la comprensione del pieno potenziale di una fibra e la sua realizzazione. La lana può fornire risultati above and beyond. Basti pensare a Lana Shell o a Desoli, o ancora a Houdini Menu per avere idea di ciò. Sempre più persone cominciano a capire (e speriamo che presto saranno ancora di più) l'importanza di un futuro in cui tecnologia e natura siano in simbiosi.
La prima edizione di Power Houdin - portata dalla guida alpina Carl Lundberg
Cosa è successo nell'arrampicata?
Quando abbiamo iniziato nel 2000, l'arrampicata era una delle nostre attività principali e lo è ancora oggi, ma da allora sono successe molte cose. L'arrampicata è passata dall'essere uno sport marginale con palestre indoor in sospette aree industriali alla periferia della città ad essere una forma popolare di esercizio che continua a crescere. Oggi troviamo palestre di arrampicata nel centro delle città, e vediamo ogni volta nuove persone sulle falesie. Sicuramente questo deve aver influenzato lo sviluppo dei prodotti nel campo? Kolin Powick è direttore di categoria per l'arrampicata alla Black Diamond. In precedenza ha lavorato come Quality Engineering Manager, il che significa che ha rotto e testato il prodotto strano e ha seguito gli sviluppi molto da vicino.
L'interesse per l'outdoor è cresciuto tra il grande pubblico negli ultimi 20 anni - come ha influenzato lo sviluppo dei prodotti per l'arrampicata?
- La crescita dei consumatori ha influenzato lo sviluppo dei prodotti ad entrambe le estremità dello spettro, dai principianti ai migliori scalatori del mondo. Poiché sempre più nuovi arrivati entrano nella scena dell'arrampicata, dobbiamo assicurarci di realizzare prodotti che rendano la loro vita più facile, e che rendano lo sport più accessibile, meno intimidatorio, più sicuro e più conveniente. Spingendo i confini della tecnologia nella parte "high-end", la conoscenza, le tecniche di produzione e i materiali alla fine scendono verso il basso, il che ha portato a prodotti superiori anche per il nuovo utente.
Kolin dice che l'innovazione è stata la loro forza motrice per lo sviluppo. Dalle Camalot originali C4 fino alle Camalot ultraleggere. Crede che una grande ragione per cui così tanto è potuto accadere in questi anni è la concorrenza positiva che esiste nell'industria dell'outdoor. Sempre più aziende stanno creando prodotti innovativi e spingendo i confini dei materiali, il che significa che tutti devono stare all'erta per stare al passo.
- Ci sono stati molti progressi nei materiali, nelle tecnologie e nei processi di fabbricazione nel corso degli anni che ci hanno permesso di sviluppare nuovi prodotti e modi migliori di realizzare quelli esistenti. Basta guardare un'imbracatura di 20 anni fa e un'imbracatura di oggi. L'imbracatura come appare oggi non avrebbe potuto essere fatta 20 anni fa. Ma secondo me, la tecnologia che ha davvero cambiato il modo in cui l'attrezzatura da arrampicata è viene prodotta è stata senz'altro la stampa 3D.
- Essere in grado di avere un concetto, avere uno degli ingegneri che lo modella e poi stamparlo in 3D durante la notte - in modo che possiamo avere un campione fisico nelle nostre mani la mattina dopo. Ha davvero permesso agli ingegneri di perseguire diversi e più concetti ad un ritmo molto più veloce. Ciò che prima richiedeva settimane di prototipazione a costi significativi, spesso al di fuori della nostra azienda, ora è letteralmente gestito su una delle nostre numerose stampanti 3D. Facendo questo, possiamo accelerare il ciclo di ricerca e sviluppo ottenendo un disegno fisico prima di inviarlo alla nostra officina meccanica per fare un campione scalabile. Il risultato finale è più creatività, più opzioni e più efficienza.
Non vediamo l'ora di far parte di questo sviluppo per altri 20 anni. Secondo noi, lo sviluppo più prezioso di questi ultimi anni è che sempre più persone trovano la loro strada nella natura in modi diversi. Le tendenze continueranno ad andare e venire, ma il nostro amore per la natura e la passione per farla scoprire a più persone saranno sempre una costante nel nostro DNA.