Hiking e trekking: quali sono le differenze?

Hiking e trekking: quali sono le differenze?

Hiking e trekking: quali sono le differenze?

Hiking e trekking non sono la stessa cosa. Anche se si parla per entrambe le attività di escursioni nella natura, i due termini indicano, in realtà, un approccio diverso dal punto divista della durata, dei percorsi e dell'attrezzatura necessaria per affrontarli. Scopriamo allora insieme la differenza tra hiking e trekking, come equipaggiarsi al meglio e le mete più interessanti da raggiungere.

Tutto quello che c'è da sapere sull'hiking

La parola inglese hiking si riferisce alla pratica sportiva dell'escursionismo. Con questo termine si indicano tutte le passeggiate in mezzo alla natura che hanno la durata di un giorno, senza dunque prevedere pernottamenti. Tali tipi di attività, da svolgere dalla mattina alla sera, possono essere più o meno impegnative, ma non lo sono mai in maniera eccessiva. Si parla infatti di gradi di difficoltà indicati come E o EE , vale a dire, per semplici escursionisti o per camminatori un po' più esperti. L'impegno fisico richiesto può variare in base a diversi fattori, tra cui la lunghezza del percorso, il dislivello, le condizioni climatiche, l'altitudine e la presenza o meno di segnaletica e di punti di orientamento. Nell'hiking, normalmente, il dislivello non supera i 1.000 metri, quindi si può definire un'attività accessibile a tutti coloro che abbiano una minima esperienza in fatto di camminate. In ogni caso, per affrontare tali escursioni occorre procurarsi l'attrezzatura giusta, per quanto riguarda i capi di abbigliamento. le calzature e gli accessori. E, a proposito, di accessori, non dimenticare di portare con te uno zaino che sia capace di contenere tutto il necessario per la giornata, come acqua, cibo e qualche indumento di ricambio. Vista la differenza tra hiking e trekking, è sufficiente che lo zaino abbia una capienza di circa 15-30 litri ma, soprattutto, deve essere leggero, impermeabile e dotato di tasche e di pratici scomparti per organizzare al meglio il bagaglio. Le scarpe da hiking sono una componente essenziale per assicurarti una camminata gradevole e priva di rischi, anche su terreni sconnessi o scivolosi che potrebbero compromettere la sicurezza di piedi e caviglie. Ma quali caratteristiche devono avere queste calzature? In primo luogo devono essere leggere, avvolgenti e adeguatamente ammortizzate. Inoltre, devono offrire una suola che garantisca stabilità e trazione e, non da ultimo, essere traspirabili per godere del massimo comfort in ogni situazione. Il fatto che la differenza tra hiking e trekking preveda, nel primo caso, un'attività da svolgere in giornata, non significa che non serva dell'abbigliamento tecnico. Il consiglio in generale è quello di vestirsi a strati, tenendo d'occhio le previsioni meteo. L'equipaggiamento base consiste in una maglia traspirante, in una giacca impermeabile e in un paio di pantaloni lunghi o corti, a seconda della stagione. Da non trascurare infine le calze, che siano leggere ma resistenti, repellenti all'umidità e imbottite nei punti strategici: tallone, tibia e collo del piede.
In Italia sono tanti i percorsi da scegliere per praticare l'hiking. A cominciare dai vari sentieri che si snodano sulle Dolomiti, come l'anello delle Tre Cime di Lavaredo, un'escursione abbastanza facile della durata di circa 3 ore, che parte dal Rifugio Auronzo. Per i camminatori un po' più esperti, c'è il percorso che, dal borgo di Alleghe, porta in 4 ore verso i suggestivi scenari del Lago Caldai, su cui si specchia il Monte Civetta. Per godere di splendidi paesaggi marini, puoi scegliere invece l'itinerario che da Camogli arriva a Portofino, un cammino di 13 km, immerso nella macchia mediterranea, percorribile in 4-5 ore. Questo sentiero passa anche per San Fruttuoso, dove sorge un'abbazia benedettina inserita in un ambiente naturale unico. Nel Lazio è da non perdere un'escursione nel parco di Veio, alla scoperta dei luoghi dove sorgeva l'antica città etrusca, del Santuario di Portonaccio e della galleria chiamata Ponte Sodo. Infine, l'hiking sui Monti Sartorius, costituiti da sette crateri dell'Etna ormai inattivi. Si tratta di un facile e spettacolare percorso di 3,5 km, con vista su Taormina e sulla Calabria, che parte dal borgo di Sant'Alfio e attraversa la foresta di betulle più alta d’Europa.

Trekking: consigli e percorsi

Come abbiamo visto, la differenza tra hiking e trekking sta nel fatto che il trekking prevede escursioni della durata di due o più giorni. Preparati dunque a intraprendere una coinvolgente avventura a contatto con la natura, con tanto di pernottamenti in bivacchi, in rifugi, in tenda e, in qualche caso, open air. Rispetto all'hiking si tratta dunque di un'esperienza più intensa che, a volte, ma non sempre, può richiedere una buona dose di esperienza e di allenamento per affrontare i percorsi più complicati. Data la maggior durata del viaggio, per il trekking ci vuole un equipaggiamento curato in ogni dettaglio, così da evitare qualsiasi tipo di inconveniente, ad esempio, dal punto di vista climatico o dell'orientamento. Anche per questa attività lo zaino è fondamentale ed è bene che sia di una certa capienza, più o meno dai 25 ai 40 litri, così da poter contenere tutto ciò che serve. Se decidi di dormire in tenda, dovrai portare con te l'attrezzatura per il camping, oltre a cibo, borraccia termica, mappa, bussola, GPS e indumenti di ricambio. Il tutto senza dimenticare occhiali da sole, cappellino con visiera, crema solare, kit di pronto soccorso, salviette igienizzanti, lampada frontale, pile, coltellino multiuso e fischietto. A fare la differenza tra hiking e trekking sono anche le calzature da indossare. In particolar modo, se il trekking è previsto in aree di montagna, occorre procurarsi delle robuste scarpe tecniche con caviglia alta e con una suola rigida che assicuri un'ottima aderenza, così da consentirti di affrontare con tranquillità tutti i tipi di terreno, persino quelli ghiaiosi o molto sconnessi. Gli scarponi devono essere anche impermeabili, traspiranti e realizzati con materiali in grado di garantire al tempo stesso resistenza e leggerezza. Infine, l'abbigliamento che, in genere, è composto da una maglia termica, da una maglietta traspirante, da una giacca idrorepellente, da pantaloni tecnici con cuciture rinforzate e da calzini per il trekking. Naturalmente il vestiario può variare in base alla stagione, al clima, ai giorni di permanenza e ai sentieri scelti, che possono snodarsi anche in zone collinari o per lo più pianeggianti.
Per quanto riguarda i percorsi di trekking più consigliati, non volendosi spostare all'estero, sappi che nel nostro Paese c'è solo l'imbarazzo della scelta. Qualche esempio? Se sei un'amante della montagna e sei ben allenato, la destinazione giusta per te è il Gran Tour del Gran Paradiso, uno spettacolare anello di 156 km da percorrere in 5-6 giorni. Perfetto per tutti, anche per i camminatori meno esperti, è Il Sentiero degli Dei, un itinerario tra i boschi di 130 km, che ti porterà ad attraversare la Toscana e l'Emilia Romagna in circa 4-6 giorni. È lunga invece 50 km la Via di Francesco, un cammino che va da Assisi a Gubbio, passando per colline, ruscelli, abbazie e castelli, con un tempo di percorrenza di 2-3 giorni. Per concludere, un affascinante, ma molto impegnativo, trekking in Sardegna, che dura almeno una settimana, chiamato il Selvaggio Blu. Si parte da Santa Maria Navarrese e si arriva a Cala Gonone, situata nel Golfo di Orosei, percorrendo sentieri, vie ferrate e tratti di arrampicata immersi in una natura incontaminata, con un mare blu cobalto a fare da sfondo.

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