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Chiodi da ghiaccio

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I chiodi da ghiaccio

Vite da ghiaccio Salewa

Negli ultimi anni l’alpinismo sta conquistando una fetta di mercato sempre più grande del mondo dello sport e sempre più persone si avvicinano a questa disciplina perché permette di essere a contatto con la natura e di provare forti emozioni. Tra le attività dell’alpinismo che si stanno espandendo con maggiore velocità c’è sicuramente l’arrampicata con ghiaccio, la cui diffusione in Italia viene favorita dalla presenza di montagne spettacolari e dalle attività del CAI, il Club Alpino Italiano. Pur essendo un’attività molto intensa e divertente non è certo priva di rischi e per questo è importante investire nelle attrezzature e nei materiali più adatti per garantire la massima sicurezza di chi la pratica e anche per non danneggiare il paesaggio montano. Tra gli accessori più utili per chi si diletta nell’arrampicata su pareti ghiacciate ci sono sicuramente i chiodi o viti da ghiaccio, ovvero dei sistemi di ancoraggio appuntiti da posizionare nel ghiaccio per assicurare funi o corde. Per fissare i chiodi da ghiaccio è necessario usare un martello mentre nel caso delle viti da ghiaccio sarà necessario preparare un piccolo buco con la piccozza e poi avvitare ogni vite a mano o con un attrezzo apposito. Per rendere l’operazione più facile e sicura molti modelli di viti da ghiaccio vengono venduti con apposite manovelle di piccole dimensioni, semplici da usare e da trasportare.

I chiodi da ghiaccio sono diversi dai chiodi classici perché hanno una struttura cava e sulla parte superiore, invece di una superficie piatta, si trova una placca dotata di uno o più anelli, pensata per inserire il moschettone. Sul mercato esistono vari modelli di chiodi da ghiaccio, che possono variare in base al diametro, alla lunghezza e alla forma della placca ad anelli. Per dare un’occhiata alle diverse tipologie si possono controllare le proposte delle marche Black Diamond, Petzl e Salewa.

Come usare i chiodi da ghiaccio

La regola più importante per usare in maniera corretta i chiodi da ghiaccio ed evitare inutili rischi è quella di inserirli con angolo di 90 gradi rispetto al pendio ghiacciato. Quando le viti da ghiaccio sono poste in maniera corretta fungono da sistema di ancoraggio grazie alle corde inserite con rinvio e in caso di caduta o scivolamento il compagno dell’arrampicatore attenuerà la velocità di caduta fino a frenarlo. Naturalmente il momento in cui le viti vengono sollecitate in maniera più elevata è proprio quello della frenata, per questo è importante che siano inserite nella parete in maniera adeguata.

Oltre al corretto posizionamento ci sono altri fattori fondamentali che influenzano la tenuta dei chiodi da ghiaccio. In primo luogo c’è il fattore ambientale esterno, ovvero le caratteristiche del ghiaccio. Il cosiddetto “ghiaccio buono” ovvero ghiaccio compatto e duro che normalmente si trova in condizioni di basse temperature e caratterizzato da un colore bianco, azzurro o trasparente e senza sacche d’aria è quello ideale per l’arrampicata e per poter fissare in modo sicuro tutti i tipi di chiodi da ghiaccio. In caso di “ghiaccio cattivo”, ovvero a temperature vicine allo 0°, dal colore opaco o con sacche di aria, le viti da ghiaccio non riescono ad incastrarsi bene e potrebbero fuoriuscire molto facilmente, in alcuni casi anche con carichi inferiori ai 3000 Newton. In questo caso è meglio cancellare l’arrampicata ed evitare di correre inutili rischi. In aggiunta ai fattori esterni ci sono i cosiddetti fattori interni, ovvero le caratteristiche dei chiodi da ghiaccio, che ne possono influenzare la tenuta. Tra questi fattori ci sono la lunghezza del chiodo, la lunghezza del tratto filettato, il diametro interno, il materiale, il tipo di trattamenti termici subiti durante la lavorazione, la finitura della superficie della vite, la fresa di punta e la grandezza e la forma dell’anello per il moschettone. Tutti questi dettagli vanno valutati in base al tipo di arrampicata e di ghiaccio ma è comunque importante ricordare di usare solo chiodi da ghiaccio brevettati e di qualità. Tutti i tipi di viti da ghiaccio in commercio in Europa devono aver passato i test di costruzione, di verifica d’uso e di resistenza previsti dalle Norme EN568 - UIAA151, e il superamento di queste prove di qualità deve essere indicato sulla confezione insieme al logo CE.

Come scegliere i chiodi da ghiaccio

Come già accennato i chiodi da ghiaccio possono differire in quanto a dimensione e materiale ma ormai la maggior parte dei fabbricanti seguono modelli standardizzati. Per garantire la massima sicurezza è consigliabile dotarsi di almeno 14 viti da ghiaccio con dimensioni diverse. Le primi due, quelle per la sosta in alto, dovranno essere di misure più grandi, possibilmente una XL mentre man mano che si scende le dimensioni possono ridursi. Uno schema facile da seguire è quello di piazzare 2 chiodi XL, 5 chiodi L, 4 M e 1 ultimo S. Oltre alla dimensione è importante controllare che la punta delle viti da ghiaccio sia sempre affilata al meglio, per poterla inserire più facilmente e in profondità.